Nessuno obbliga un ragazzo, ma in effetti sì. Concretamente non c’è nessuno che li prende di peso e li porta a vaccinarsi, certo, ma la prospettiva di un ritorno alla vita normale e le pressioni psicologiche hanno lo stesso effetto, se non maggiore. Perché i ragazzi non si vaccinano per paura del Covid, o per lo meno non principalmente per quello. Li muove di più il bisogno di libertà, l’idea di rimettersi in movimento e di riprendere a esplorare. Una delle preoccupazioni più forti in adolescenza riguarda proprio l’indipendenza e ogni opportunità di perseguirla viene selezionata istintivamente.
Li muove di più anche il bisogno di sostegno all’identità personale che si va consolidando, e perciò la necessità di ritrovarsi, di recuperare le relazioni – di amicizia, di coppia, di gruppo – relazioni sospese o distanziate da troppo tempo, il poter di nuovo trasgredire o debuttare in qualcosa. Li spinge di più il bisogno di alleggerirsi dai sensi di colpa di cui li abbiamo caricati facendo pressione sulla responsabilità che avrebbero sui genitori o sui nonni o su altri cari in caso di contagio. Ho letto di serate organizzate per motivare/convincere i più restii, con musica suonata dai dj più apprezzati.
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